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  • Immagine del redattoreMaurizio Scrimali

N'DUMA: Cosa bolle in pentola?

PARLIAMO DI PORTINERIA DI QUARTIERE AD ALPIGNANO


Nel programma presentato da Steven Palmieri c’è la proposta di far nascere una "Portineria sociale di Quartiere”, esperienza già presente in altre realtà italiane e che esiste anche a Collegno.


Il progetto della “Portineria di Quartiere” nasce nell'aprile del 2015 a Parigi come chiosco di quartiere in una vecchia edicola quale punto di riferimento per i cittadini per risolvere i piccoli problemi quotidiani e recuperare una dimensione di comunità solidale.


È una impostazione ispirata a requisiti di territorialità, prossimità, personalizzazione e differenziazione degli interventi e si ispira all’idea che solidarietà e senso di cittadinanza si creino a partire dal condividere le piccole incombenze quotidiane.


Un tavolo di lavoro è già all’opera per concretizzare il progetto anche ad Alpignano sia in termini di obiettivi che di collocazione sul territorio.


Il Comune di Alpignano avvierà la sperimentazione della figura del “Portiere di Quartiere”, che con la sua attività di portierato sociale, attraverso azioni visibili e riconoscibili, sarà chiamato ad intercettare varie istanze dei cittadini creando alleanze, sinergie e collaborazioni al fine di migliorare le condizioni di vita all’interno del quartiere.


Quella del portierato  può essere anche una figura di riferimento che opera come virtuosa ed efficace interfaccia tra cittadini e Comune, un punto di raccolta delle istanze e delle idee della comunità.


Ecco i principali obiettivi individuati, che fanno capire la rilevanza della portineria:


  • migliorare la qualità dei rapporti e delle relazioni tra le persone;

  • mettere in contatto i cittadini creando fiducia, circolarità, socialità e aiuto;

  • fornire sostegno a persone sole che richiedano anche solo momenti di ascolto e compagnia;

  • ricostruire un legame sociale mettendo in contatto bisogni e competenze portati dai cittadini creando il supporto organizzativo e logistico per favorire lo scambio di piccoli favori e aiuti tra cittadini stessi;

  • mettere in rete risorse commerciali, artigianali, professionali e del terzo settore del territorio affinché diventino fornitori primari di beni;

  • Raccogliere segnalazioni da inoltrare al Comune;

  • Istituire e gestire una “Banca delle ore”.


Dove aprirà la portineria di quartiere? Tante le proposte sul tappeto, tutte molto accattivanti.


Nei prossimi mesi verrà completato il regolamento per la sua gestione mentre una valutazione dei costi e dei benefici consentirà di capire dove verrà inaugurata, speriamo già nel 2021!


to be continue ...





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