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  • Immagine del redattoreMaurizio Scrimali

Smat

𝐋’𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐨𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐌𝐀𝐓 𝐚𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐫𝐞𝐚 𝐌𝐞𝐭𝐫𝐨𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐚𝐧𝐚 𝐓𝐨𝐫𝐢𝐧𝐞𝐬𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐢 𝐫𝐢𝐠𝐨𝐫𝐨𝐬𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐝𝐚𝐫𝐝 𝐝𝐢 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐥𝐞𝐠𝐢𝐬𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐯𝐢𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐛𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢. 📌


In risposta alle preoccupazioni riguardanti la presenza di 𝐏𝐅𝐀𝐒 (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche) nell’acqua distribuita, la 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚 𝟐𝟏𝟖𝟒 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟎, che sostituisce la precedente 98/83/CE, introduce alcuni importanti cambiamenti per migliorare la protezione della salute umana e fissa i valori limite per nuove sostanze tra le quali proprio i PFAS, individuando 20 composti la cui sommatoria non deve superare i 100 nanogrammi/litro ossia 0,1 microgrammi/litro (1 microgrammo equivale a 1 milionesimo di grammo), limite che entrerà in vigore da gennaio 2026.

𝐀 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟏𝟖, SMAT ha attivato campagne di monitoraggio: i risultati ad oggi evidenziano che tutti i campioni già rispettano il valore di 0,1 microgrammi/l previsto dal D. Lgs. 18 del 2023 per 24 composti (4 in più rispetto a quelli previsti dalla direttiva UE) ed anzi, nella stragrande maggioranza dei Comuni monitorati, sono state riscontrate concentrazioni inferiori al limite di quantificazione pari a 0,01 microgrammi/litro o la loro totale assenza.

𝐍𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐏𝐅𝐀𝐒 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟑 sono stati analizzati oltre 25.000 parametri specifici, al fine di rilevare l’eventuale presenza di tali composti nelle acque potabili: con il costante impegno, la trasparenza e la serietà che contraddistinguono da sempre il suo agire, 𝐒𝐌𝐀𝐓 rende disponibili a tutti tali dati, tramite il proprio sito web, inserendoli fra i parametri di monitoraggio della qualità dell’acqua che vengono aggiornanti semestralmente, suddivisi per Comune e in Torino per Circoscrizione.



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